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Grazie alle svariate campagne di sensibilizzazione sappiamo tutti benissimo quali danni il fumo può causare al nostro organismo, soprattutto ai polmoni.
Non tutto è perduto, però.
Molti degli effetti dannosi del fumo, fortunatamente, sono reversibili. 

Danni a Breve termine

Dopo aver fumato una sigaretta, le ciglia che si trovano nei polmoni rimangono paralizzate e smettono di funzionare. Il loro scopo è quello di tener puliti i polmoni da particelle esterne e muco. Quando le ciglia smettono di funzionare, questi si accumulano nei polmoni, intasandoli e causando la classica “tosse da fumatore”. Questo può portare anche alla formazione di infezioni e bronchiti croniche.

Alcuni giorni dopo l’ultima sigaretta, nei polmoni si formano nuove ciglia che andranno a ripulire tutto nel giro di poco tempo. La tosse dopo un po’ cesserà così come i rischi descritti prima.

La respirazione si farà migliore, niente più fiato corto. Questo perché le vie respiratorie non saranno più soggette a infiammazioni causate dalle particelle esterne.
Inoltre il fumo contiene dosi non trascurabili di monossido di carbonio. Questo gas, altamente letale, si lega all’emoglobina, al posto dell’ossigeno, rendendo i globuli rossi inutilizzabili.
Dopo aver smesso di fumare, si formano nuovi globuli rossi “sani” che potranno trasportare ossigeno in tutto il corpo.

Danni a lungo Termine

Abbiamo visto come il corpo si rigenera dai danni a breve termine. Tuttavia il fumo è molto pericoloso e causa problemi che non sempre possono essere curati. L’entità di questi danni è direttamente proporzionale alla quantità di sigarette fumate ogni anno.

Il cancro è uno dei maggiori rischi. Non si possono annullare i potenziali effetti delle sigarette fumate, ma smettere immediatamente riduce drasticamente le probabilità di contrarre il cancro ai polmoni, causato dalle sostanze chimiche dannose presenti nel fumo.

Oltre a questo, il fumo danneggia gli alveoli in modo permanente fino ad arrivare all’enfisema.

Queste condizioni possono iniziare pochi anni dopo aver cominciato a fumare, ma potrebbero manifestarsi solamente dopo 20 anni di “fumo accanito”.

In conclusione non è mai troppo tardi per smettere di fumare, ma prima lo si fa, meglio è.

Di Stefano