Famiglia che fa attività fisica – ISTOCK

Praticare attività fisica e esercizio fisico in maniera regolare migliora l’ansia, la depressione e le disfunzioni cognitive, riduce lo stress e ha effetti positivi su malattie neurologiche come il Parkinson e alcuni tipi di demenze e malattie mentali come la schizofrenia.

I meccanismi con cui l’attività fisica e l’esercizio fisico agiscono a livello cerebrale sono complessi e multifattoriali. In questo momento sono uno dei focus di ricerca in Medicina dello Sport e Fisiologia dell’Esercizio.
Tra i suoi benefici rientrano:

  1. Miglioramento della condizione fisica generale e dell’aspetto fisico, consumo di ossigeno, CO2 massima e massa muscolare.
  2. Socializzazione, che produce l’esercizio stesso, come abitudine di vita sana: relazione con altre persone, integrazione in un gruppo, evitando l’isolamento.
  3. Miglioramento ormonale e di alcuni neurotrasmettitori, tra cui le molte conosciute β-endorfine.
  4. Stimolazione della crescita delle cellule nervose e produzione di proteine che migliorano la salute e la sopravvivenza delle cellule nervose.
  5. Effetti positivi su alcune strutture cerebrali (si sta ancora studiando questo meccanismo) come l’ippocampo e sostanze come il fattore neurotrofico cerebrale (BDNF), relazionati con lo sviluppo di depressione e altre patologie psichiatriche.
  6. Miglioramento su fattori di rischio cardiovascolari e metabolici: ipertensione arteriosa, dislipidemia, disfunzioni endoteliali, sovrappeso e obesità, resistenza all’insulina, diabete di tipo II, sindrome metabolica, che sono i fattori di rischio principali per le malattie cardiovascolari (aterosclerosi, infarto del miocardio, trombosi, malattia arteriosa periferica, ecc.).
  7. Regolazione della pressione arteriosa, sia negli ipertesi che nei soggetti sani.
  8. Controllo dei livelli di colesterolo, migliorando il metabolismo dei lipidi e l’ossidazione degli stessi nei mitocondri.
  9. Diminuzione del graso viscerale o intra-addominale e i livelli di glucosio, migliorando la sensibilità dei tessuti periferici all’insulina e per tanto il metabolismo dei carboidrati.
  10. Diminuzione dello stato pro-infiammatorio generale.
  11. Riduzione del rischio di aritmie, controllando le catecolamine (adrenalina e noradrenalina) e aumentando il tono vagale.
  12. Diminuzione della viscosità sanguigna e aumento della fibrinolisi.
  13. Miglioramento del flusso coronarico.
  14. Diminuzione del rischio malattie cardiovascolari e metaboliche.
  15. Miglioramento del sistema immune, endocrino e digestivo.
  16. Diminuzione del rischio di alcuni tumori, come quello del colon e della mammella.
  17. Riduzione del rischio di osteopenia e osteoporosi con conseguente diminuzione del rischio di fratture ossee.
  18. Effetto positivo a livello molecolare, soprattutto grazie all’esercizio aerobico, proteggendo i telomeri, che a loro volta proteggono i cromosomi (DNA), rallentando i processi di invecchiamento.
  19. Miglioramento del tono muscolare e della forza, che diminuiscono il rischio di caduta nelle persone anziane e migliorano la condizione fisica generale.
  20. Miglioramento dell’agilità.
  21. Miglioramento delle capacità cognitive e intellettuali e della qualità della vita.
  22. Aumento della speranza di vita.

Qual è l’esercizio migliore?

Una combinazione tra esercizio aerobico (cardiovascolare), come camminare, jogging, corsa, bicicletta, ellittica, nuoto, ecc. e gli esercizi per migliorare il tono muscolare (lavori funzionali) sarebbero i più adatti per il nostro cervello e cuore, ma anche per la nostra salute in generale. Allo stesso tempo è molto importante evitare di stare seduti per molto tempo.

Le raccomandazioni generali settimanali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono quelle di praticare almeno 150 minuti di esercizio leggero come una camminata, o il suo equivalente in dispendio energetico, o 75 minuti di esercizio di un’intensità maggiore (jogging, ciclismo, ellittica, nuoto, ecc.).
È meglio combinare i due: almeno 150 minuti di attività fisica e 75 minuti di esercizio.
Aumentare il tempo di esercizio a 300 minuti di attività fisica leggera e 150 minuti di esercizio fisico di maggiore intensità aumenterebbe i benefici.

In ogni caso, la cosa più importante dal punto di vista della salute nella popolazione generale è fare almeno 150 minuti a settimana più 75 minuti a settimana in maniera regolare, in modo da avere uno stile di vita più sano
Naturalmente, sia il tipo di esercizio che le intensità devono essere adattate individualmente a ciascuna persona. Questo è molto importante e decisivo nel caso di persone con malattie, persone con fattori di rischio, anziani e persone con qualche tipo disabilità.

L’inattività fisica è responsabile dal 6 al 10% di tutte le malattie croniche come le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2, i tumori del colon e della mammella. È anche responsabile del 9% della mortalità precoce (più di 5 milioni di decessi all’anno). I suoi effetti negativi sulla salute sono paragonabili a quelli causati dall’obesità e dal fumo!
Nella popolazione mondiale totale (fisicamente attiva e fisicamente inattiva), se l’inattività fisica scomparisse, l’aspettativa di vita aumenterebbe intorno a 0,40 – 0,90 anni (a seconda dell’area geografica del pianeta). (studio realizzato da Lee et al. nel 2012 per analizzare gli effetti dell’inattività fisica a livello mondiale)
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In altri studi (Lee et al.) che prendevano in considerazione la popolazione che è già fisicamente attiva, l’aumento dell’aspettativa di vita dell’inattivo sarebbe da 1,3 a 3,7 anni negli Stati Uniti, e da 2,6 a 4,2 anni in Asia orientale.

Questi studi servono a sottolineare l’importanza di rimanere fisicamente attivi per tutta la vita, non solo per la nostra salute in generale, ma anche per una migliore qualità e speranza di vita.
Insieme a una dieta sana ed equilibrata, un buon riposo ed evitare droghe legali e illegali, fare sport è il modo migliore per prendersi cura della nostra salute.

Fonte: Infosalus

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.