I paesi industrializzati consumano enormi quantità di legno per costruire case, mobili, rifiniture di palazzi, articoli di lusso e per produrre la carta. Anche i paesi poveri consumano molto legno soprattutto per ardere e per l’edilizia, ma non come materiale di rifinitura, bensì per la struttura vera e propria delle case.
Ogni anno vengono disboscati indiscriminatamente milioni di ettari di foresta, per lo più nella zona dei tropici, dove gli alberi crescono rigogliosi grazie al clima umido. Lo sfruttamento delle foreste tropicali è ormai così diffuso e rapido che si ipotizza la loro scomparsa entro il 2050.

Anche le foreste delle zone temperate, che si trovano nei paesi industrializzati, vengono sfruttate, ma il taglio degli alberi è regolato da leggi che garantiscono di mantenere costante nel tempo il patrimonio forestale, grazie a una continua attività di rimboschimento. Al contrario nei paesi del Sud del mondo si continua ad abbattere le grandi foreste tropicali per fornire legname pregiato ai paesi industrializzati.

Il problema del disboscamento delle grandi foreste riguarda tutta l’umanità perché queste immense estensioni di verde garantiscono l’equilibrio dell’ecosistema:

  • Producono il 6% dell’ossigeno che circola nell’atmosfera;
  • Controllano la quantità di anidride carbonica diffusa nell’atmosfera; distruggendo la foresta aumenterebbe la percentuale di anidride carbonica presente nell’atmosfera;
  • Generano grandi quantità di materia organica indispensabile alla fertilità del terreno;
  • Hanno una insostituibile funzione regolatrice del clima a livello locale e planetario;
  • Sono l’habitat naturale per la vita di moltissime specie di vegetali e animali;
  • Impediscono l’erosione del suolo.

La conservazione del patrimonio forestale della Terra deve riguardare tutti gli Stati del mondo. Bisognerebbe stanziare fondi adeguati per poter rimboscare, soprattutto nelle zone tropicali, per aumentare le riserve di legno e rallentare lo sfruttamento di foreste vergini.
I paesi industrializzati inoltre dovrebbero cercare di produrre più legno a livello nazionale e incrementare il riciclaggio della carta

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.