Noi in Italia siamo troppo lontani, ma tutti quelli che vivono in prossimità dei poli hanno la fortuna di assistere all’incontro degli ioni, che partono dal sole e vengono deflessi dal nostro campo magnetico, con l’atmosfera terrestre regalandoci le Aurore Boreali, uno spettacolo che colora i cieli notturni.

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Concept Art di un’aurora marziana Credits: NASA/JPL-Caltech/MSSS and CSW/DB

Queste sono possibili solamente grazie al forte campo magnetico terrestre che devia queste particelle, che altrimenti ci bombarderebbero, distruggendo tutto quello che trovano.

Su Marte, tuttavia, la situazione non è la stessa. Infatti il pianeta rosso non ha la stessa atmosfera terrestre e non possiede un campo magnetico…

…O almeno lo si credeva.

Dall’inizio della sua esistenza fino a 3,5 miliardi di anni fa Marte ha ospitato un campo magnetico globale, proprio come quello terrestre. Tutt’ora sono rimaste delle tracce, chiamate anomalie magnetiche crostali, concentrate nell’emisfero meridionale.

Attraverso una simulazione con un programma sofisticato, chiamato Planeterella, gli scienziati hanno calcolato che, per la sua composizione atmosferica, l’intensità del campo magnetico e delle particelle cariche provenienti dal sole, gli uomini che si ritroveranno a passeggiare sulla sabbia rossa del pianeta nell’emisfero meridionale, alzando lo sguardo, potranno ammirare un’aurora boreale di un profondo blu.

In caso di eruzioni solari si può arrivare anche al verde e al rosso.

Per ora possiamo solo immaginarle, ma tra qualche decennio potrebbero le prime foto o magari la prima colonia marziana potrà ammirarle dal vivo.

Fonti: http://www.nasa.gov/

Di Stefano