L’utilizzo della PET con FDG nelle patologie ginecologiche (pattern ed esempi clinici)

Le più frequenti patologie maligne ginecologiche sono il tumore all’ovaio, all’endometrio e alla cervice.

In questo tipo di patologie, la PET/TC con FDG può dare informazioni utili per migliorare la decisione terapeutica quando utilizzata correttamente.

Cancro ovarico

Ogni anno vengono diagnosticati circa 200.000 nuovi casi di carcinoma ovarico nel mondo, rappresentando circa il 3% di tutti i tumori femminili. L’incidenza è maggiore nelle donne oltre i 65 anni. Purtroppo, la metà dei casi viene identificata in fase avanzata (stadio III o IV). La sopravvivenza migliore si osserva nelle pazienti in cui è possibile effettuare una diagnosi precoce o una chirurgia di citoriduzione ottimale.

Tuttavia, la diagnosi precoce è rara e spesso avviene casualmente, ad esempio durante un’ecografia addominale o pelvica eseguita per altri motivi. In assenza di test di screening affidabili, il sospetto clinico emerge solo in fase avanzata, poiché i primi sintomi clinici sono aspecifici e non allarmanti.

La PET con fluorodesossiglucosio (FDG) può essere raramente utile nella diagnosi differenziale del carcinoma ovarico primario, a causa della possibile sovrapposizione dell’assorbimento di FDG tra condizioni benigne, fisiologiche e maligne.

Nelle donne in età fertile, l’interpretazione dell’assorbimento di FDG deve essere attenta e contestualizzata rispetto all’età e allo stato mestruale, per evitare falsi positivi. Al contrario, nelle donne in postmenopausa, qualsiasi captazione anomala a livello degli annessi deve essere considerata sospetta per neoplasia, e richiede ulteriori indagini come ecografia transvaginale (TVUS) o risonanza magnetica (MRI).

La stadiazione del carcinoma ovarico si basa sull’esame istopatologico della lesione primaria e deve includere la valutazione di:

  • utero e ovaio controlaterale;
  • linfonodi pelvici e retroperitoneali;
  • omento e peritoneo.

Le metastasi a distanza sono meno frequenti alla diagnosi iniziale. La sopravvivenza è strettamente correlata alla rimozione chirurgica completa di tutte le lesioni visibili 

La PET-FDG è indicata nella stadiazione, poiché contribuisce significativamente all’identificazione di lesioni addominali e pelviche e alla valutazione dell’interessamento peritoneale. Questo supporto può guidare la chirurgia e migliorare i risultati della citoriduzione.

Rispetto alla TC con mezzo di contrasto (CECT) o alla MRI, la PET-FDG può offrire un valore aggiunto nella rilevazione di metastasi extra-addominali, che sono rare ma associate a prognosi peggiore.

Il follow-up si basa su:

  • dosaggio plasmatico del CA 125;
  • esame clinico e obiettivo.

In caso di sospetto di recidiva (aumento del CA 125 o comparsa di sintomi), la CECT o la MRI addominale sono generalmente le prime indagini consigliate.

Il ruolo della PET-FDG nella ristadiazione è in crescita: studi dimostrano una migliore accuratezza rispetto alla CECT, soprattutto nei pazienti con quadri atipici, come:

  • aumento isolato del CA 125;
  • sintomi clinici suggestivi di recidiva con CA 125 normale.

La PET-FDG è particolarmente utile quando CECT e MRI risultano negative, ma vi è un forte sospetto clinico di recidiva, grazie alla sua elevata sensibilità nel rilevare metastasi a distanza.

Massa annessiale

Caratterizzazione metabolica di massa annessiale

PET di caratterizzazione metabolica in paziente di 44 anni con massa annessiale destra.

Alla PET di osserva lieve captazione di FDG in una massa annessiale destra. La diagnosi finale è stata carcinoma borderline.

La FDG-PET può essere utilizzata per caratterizzare masse sospette; tuttavia, il tipo istopatologico o una bassa densità di cellule maligne nel sito tumorale possono essere la causa di una captazione molto bassa di FDG, portando a risultati falsi negativi. È quindi necessaria un’attenta interpretazione delle immagini.
Ovulazione
Stadiazione 1
Stadiazione 2
Ristadiazione 1
Ristadiazione 2
Ristadiazione 3
Ristadiazione 4
Ristadiazione 5
Ristadiazione 6
Ristadiazione 7
Ristadiazione 8

Carcinoma Endometriale

I principali fattori di rischio per il carcinoma endometriale includono:

  • obesità addominale;
  • multiparità;
  • menopausa tardiva;
  • fumo di sigaretta;
  • terapia estrogenica non bilanciata.

La malattia è più frequente nelle donne in postmenopausa, rappresentando circa l’80% dei casi 

Esistono due principali sottotipi istologici:

  • tipo 1 (circa il 75% dei casi): adenocarcinoma endometrioide ben differenziato, estrogeno-dipendente, con prognosi favorevole;
  • tipo 2: tumore aggressivo e indipendente dagli estrogeni, spesso scarsamente differenziato, più comune nelle donne anziane e in quelle sottoposte a radioterapia pelvica.

A differenza di altri tumori ginecologici, il carcinoma endometriale viene spesso diagnosticato in fase precoce, grazie alla comparsa di sanguinamento vaginale anomalo, presente in circa il 75% delle pazienti.

La stadiazione e il trattamento iniziale sono di tipo chirurgico e comprendono:

  • isterectomia totale addominale;
  • annessiectomia bilaterale;
  • linfadenectomia pelvica e para-aortica.

La prognosi dipende da:

  • dimensione del tumore;
  • profondità di invasione miometriale;
  • invasione linfovascolare;
  • stato dei linfonodi;
  • sottotipo istologico.

La PET con FDG è comunemente utilizzata nella stadiazione preoperatoria delle pazienti ad alto rischio. Sebbene la sensibilità nella valutazione linfonodale sia intorno al 60% (non sufficiente per sostituire la linfadenectomia), la PET-FDG è utile per:

  • individuare metastasi a distanza;
  • modificare l’approccio terapeutico, passando da un trattamento radicale a uno palliativo, se necessario.

Le recidive si verificano principalmente entro i primi 3 anni dalla diagnosi. La PET-FDG mostra:

  • alta sensibilità e specificità nel rilevare recidive locali e metastasi a distanza;
  • buona accuratezza diagnostica nel follow-up delle pazienti ad alto rischio.

Un’applicazione interessante della PET-FDG è la pianificazione della radioterapia. In contesti clinici appropriati, l’uso della PET può influenzare la strategia terapeutica fino al 30% dei casi, migliorando la precisione del trattamento.

Stadiazione e ristadiazione
Massa pelvica

Caratterizzazione metabolica di massa pelvica

PET di caratterizzazione metabolica in paziente di 56 anni con massa pelvica multi-loculare.

La PET dimostra intensa e disomogenea captazione di FDG in una massa pelvica multiloculata.

La valutazione dell’attività metabolica può aiutare a caratterizzare le masse pelviche con elevata accuratezza; tuttavia, l’ecografia (US) e la risonanza magnetica (RM) restano i principali metodi di indagine per la caratterizzazione di tali masse. La PET/TC può avere un valore aggiuntivo in casi selezionati.

Carcinoma della Cervice Uterina

La diffusione capillare dello screening con Pap test ha portato a una drastica riduzione dell’incidenza del carcinoma cervicale. Circa il 95% dei casi è rappresentato da carcinomi a cellule squamose, mentre meno del 5% sono adenocarcinomi.

Il fattore di rischio più rilevante è l’infezione da virus del papilloma umano (HPV), responsabile di circa il 75-90% dei tumori cervicali 

vaccini anti-HPV hanno dimostrato un’efficacia del 100% nella prevenzione delle lesioni displastiche cervicali. La vaccinazione è raccomandata per le ragazze tra i 9 e i 26 anni.

Il carcinoma cervicale si diffonde per:

  • invasione diretta nei tessuti adiacenti (parametrio, corpo uterino, vagina);
  • coinvolgimento linfonodale (pelvico, para-aortico, sovraclaveare);
  • metastasi a distanza, che si verificano solo in stadi avanzati.

I tumori localmente invasivi vengono trattati con chirurgia e radioterapia, oppure con chirurgia seguita da chemioterapia adiuvante. Le forme avanzate richiedono chemioterapia e radioterapia combinate.

La sopravvivenza a 5 anni nello stadio IV è bassa, intorno al 16%.

La PET con FDG si è dimostrata più accurata rispetto a TC con contrasto (CECT) e risonanza magnetica (MRI) nella rilevazione dei linfonodi metastatici pelvici e para-aortici. Tuttavia, a causa della sensibilità limitata nelle fasi inizialinon può sostituire la linfadenectomia.

Nelle pazienti con malattia avanzata, la PET-FDG può essere utilizzata per ottimizzare la pianificazione della radioterapia. Le informazioni ottenute possono modificare i volumi di trattamento fino al 30% dei casi 

Dopo il trattamento primario, la PET-FDG è indicata nelle pazienti ad alto rischio di recidiva loco-regionale. La diagnosi precoce della recidiva consente di avviare tempestivamente una strategia terapeutica mirata, con impatti positivi sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza. La PET-FDG ha dimostrato buona sensibilità nel rilevare tumori ricorrenti o persistenti.

Stadiazione 1
Stadiazione 2
Stadiazione 3
Stadiazione 4
Ristadiazione 1
Ristadiazione 2
Ristadiazione 3
Ristadiazione 4
Ristadiazione 5

Carcinoma della cervice uterina – Ristadiazione

PET di ristadiazione in paziente di 68 anni con carcinoma cervicale dopo isterectomia con annessiectomia bilaterale in cui l’ecografia di follow-up mostra una lesione vaginale di natura incerta.

La PET conferma il sospetto mostrando ipermetabolismo della lesione vaginale compatibile con recidiva di malattia.

La FDG-PET è una metodica sensibile per la sorveglianza post-terapia nella rilevazione delle recidive del carcinoma cervicale, anche in pazienti asintomatici, e aiuta nella definizione dei piani terapeutici. Può inoltre avere un impatto favorevole sulla prognosi e sulla sopravvivenza.

Fonte: Atlas of Pet-ct: A Quick Guide to Image Interpretation.

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