Scintigrafia per la localizzazione dell’emorragia del tratto gastrointestinale inferiore

L’emorragia gastrointestinale viene classificata in superiore e inferiore in base alla sua localizzazione rispetto al legamento di Treitz. Mentre l’emorragia del tratto superiore si verifica a monte di questo punto di riferimento anatomico, quella inferiore interessa le porzioni distali dell’intestino.

La scintigrafia con radionuclidi rappresenta una metodica particolarmente efficace per identificare con precisione la sede del sanguinamento nel tratto gastrointestinale inferiore, soprattutto quando la colonscopia non è risolutiva.

Questa tecnica è in grado di rilevare sanguinamenti con una portata estremamente bassa, fino a 0,1 mL/min, dimostrandosi utile in due principali scenari clinici:

  • sanguinamento acuto o intermittente non localizzabile tramite colonscopia;
  • monitoraggio post-terapeutico per valutare l’efficacia degli interventi medici o chirurgici.

Due sono i radiofarmaci principalmente utilizzati, ciascuno con specifiche indicazioni e vantaggi.

Eritrociti marcati con Tc-99m (Tc-99m RBCs)

Considerato il gold standard, questo approccio offre un’elevata sensibilità (superiore al 90%). Dopo l’iniezione del tracciante, vengono acquisite immagini dinamiche a intervalli regolari (1 fotogramma ogni 10-60 secondi). La presenza di un’emorragia si manifesta come un’area di accumulo focale di radioattività che, nel tempo, aumenta di intensità e può mostrare un movimento anterogrado o retrogrado lungo il lume intestinale. La possibilità di protrarre l’acquisizione per diverse ore lo rende ideale per sanguinamenti intermittenti.

Colloide di zolfo marcato con Tc-99m (Tc-99m SC)

Utilizzato principalmente in contesti di emergenza, quando è prioritario ottenere risultati rapidi. A differenza degli eritrociti marcati, questo tracciante viene eliminato dal circolo ematico in pochi minuti (emivita di 2,5-3,5 minuti), riducendo significativamente il fondo vascolare già dopo 12-15 minuti. Ciò garantisce un elevato rapporto segnale/rumore, facilitando l’identificazione di sanguinamenti attivi. Tuttavia, la breve finestra temporale lo rende meno adatto a sanguinamenti intermittenti o a bassa portata.

Scelta del radiofarmaco

Sebbene gli eritrociti marcati siano generalmente preferiti per la loro versatilità, il colloidi di zolfo trova indicazione in casi selezionati, come i sanguinamenti continui e massivi, dove la rapidità di esecuzione è cruciale per la gestione del paziente. Se il risultato è negativo o il sanguinamento è noto per essere intermittente, il ricorso alla metodica con eritrociti marcati rimane la scelta più appropriata, grazie alla possibilità di estendere il monitoraggio nel tempo.

Recenti sviluppi tecnologici, come l’integrazione con SPECT/CT, stanno migliorando ulteriormente l’accuratezza topografica, permettendo una correlazione più precisa tra i dati funzionali e l’anatomia. Inoltre, protocolli personalizzati, basati sulle caratteristiche cliniche del paziente e sul sospetto emodinamico, stanno ottimizzando la scelta del tracciante e la durata dell’esame.

La scintigrafia rappresenta uno strumento insostituibile nell’algoritmo diagnostico delle emorragie gastrointestinali inferiori, combinando elevata sensibilità e minimo invasività. La selezione del radiofarmaco e la pianificazione dell’esame devono essere adattate al singolo caso, in collaborazione tra medico nucleare, gastroenterologo e chirurgo.

Fonte: A Concise Guide to Nuclear Medicine (Abdelhamid H. Elgazzar e Saud Alenezi)

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