Gli adenomi tiroidei sono delle neoplasie benigne della tiroide. Insorgono principalmente nelle donne (♀/♂ = 7:1) tra i 20-60 anni. A volte sono dotati di attività funzionale, ma raramente provocano i segni clinici di ipertiroidismo (adenoma tossico).

Generalmente sono unici, rotondeggianti con capsula sottile, di dimensioni variabili. La superficie di sezione può presentare aspetto compatto e rossastro o traslucido e brunastro. Si ha un’evidente differenza tra i caratteri macroscopici della lesione e il parenchima tiroideo compresso circostante.
Negli adenomi con dimensioni maggiori si ha spesso edema gelatinoso delle zone centrali e fenomeni emorragici, necrotici e calcificazioni.

In base al quadro istologico riconosciamo 3 forme di adenomi: adenoma follicolare, adenoma trabecolare ialinizzante e adenoma oncocitario.

L’ADENOMA FOLLICOLARE è caratterizzato dalla formazione di follicoli uniformi contenenti colloide con iper-cromatismo e atipie nucleari. Tipi di architettura:

  • Normofollicolare (semplice);
  • Macrofollicolare (colloide);
  • Microfollicolare (adenoma fetale);
  • Solido/trabecolare (adenoma embrionale).

L’ADENOMA TRABECOLARE IALINIZZANTE si presenta con un aspetto di tipo ialino del citoplasma e della sostanza intercellulare e architettura cordoniforme. Inoltre sono presenti:

  • incisure nucleari;
  • Pseudo-inclusi;
  • Corpi.

L’architettura cordoniforme, la presenza di incisure nucleari, di pseudoinclusi e di corpi psammomatosi, sono caratteri che possono rendere difficoltosa la diagnosi differenziale con un carcinoma midollare o con un carcinoma papillare.

L’ADENOMA ONCOCITARIO (a cellule di Hurthle) ha invece un aspetto compatto, nodulare, brunastro, molto vascolarizzato. Questi adenomi possono andare incontro a necrosi ischemica dopo agoaspirato. L’architettura può essere:

  • solido/trabecolare;
  • follicolare contenente colloide densa, ispessita.

Presenta tireociti con metaplasia ossifilica: citosol eosinofilo e granulare, nucleo irregolare e nucleolo centrale. Sono cellule funzionalmente attive ma NON responsabili di quadri di ipertiroidismo.

Le cellule di Hürthle sono cellule tiroidee eosinofile, derivate dal follicolo, che presentano delle caratteristiche citologiche differenti dalle classiche cellule tiroidee (o tireociti). Si tratta di grandi cellule poligonali che mostrano nuclei uniformi arrotondati, nucleoli spesso prominenti, con citoplasma acidofilo, granulare e ricco di mitocondri e che per questo assume un aspetto ossifilo (da cui deriva appunto il nome di cellule ossifile). Si tratta, pertanto, di cellule tiroidee che possiedono caratteristiche specifiche e particolari. Questa trasformazione, che in alcuni casi è ritenuta conseguenza di processi ossidativi, può rappresentare anche una condizione precancerosa.

Fonte: Anatomia patologica e correlazioni anatomo-cliniche (Mariuzzi).

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.