La febbre reumatica è una malattia infiammatoria successiva ad una faringotonsillite da Streptococco β-emolitico gruppo A. Circa il 3% delle faringiti da streptococco del gruppo A non trattate sviluppano successivamente una febbre reumatica. La latenza è di 1-4 settimane, la malattia è autolimitata e recidivante, colpisce molti organi ed è più frequente nelle persone tra i 5 e i 15 anni.

Per la febbre reumatica si riconoscono 5 criteri maggiori e 6 criteri minori di diagnosi.
I criteri maggiori di diagnosi sono:

  1. Artrite, nel 75% dei casi in forma precoce, poliarticolare e asimmetrica. Colpisce le grandi articolazioni è migrante e non lascia sequele.
  2. Cardite (50%), generalmente appare nella 2a-3a settimana e lascia sequele. Si ha anche pancardite con valvolite verrucosa soprattutto mitralica, noduli di Aschoff e pericardite.
  3. Eritema marginato o eritema anulare non pruriginoso, nelle zone prossimali di tronco e arti, infrequente però specifico.
  4. Noduli sottocutanei (noduli reumatici di Meynet) indolori a livello delle eminenze ossee che di solito accompagnano la cardite grave.
  5. Corea di Sydenham o minore, sintomo tardivo (anche dopo 6 mesi), caratterizzato da movimenti bruschi, irregolari e incontrollabili. Si cura senza conseguenze.

I criteri minori di diagnosi sono:

  1. Febbre (il più frequente).
  2. Artralgie.
  3. Aumento di VSG (velocità di sedimentazione globulare) o PCR (proteina C reattiva).
  4. Allungamento del segmento PR.
  5. Febbre reumatica o cardiopatia reumatica previa.
  6. Leucocitosi.

Affinché si possa fare diagnosi di reumatismo poliarticolare acuto sono necessari la presenza di 2 criteri maggiori o 1 criterio maggiore e 2 minori + dati di infezione streptococcica previa (aumento dei titoli di antistreptolisina – ASLO) o di altri anticorpi anti-streptococco, cultivi faringei o scarlattina recente.
Dopo di un’infezione streptococcica alla gola, i titoli di anticorpi antistreptococcici (ASLO) aumentano, raggiungendo il massimo verso la 4 o 5 settimana. Successivamente questi titoli diminuiscono rapidamente durante i successivi 6 mesi.

La prognosi dipende dalle lesioni cardiache. In genere il decorso e autolimitato (il 90% si cura in 6-12 settimane).

Il trattamento varia a seconda delle manifestazioni cliniche: riposo relativo, salicilati per l’artrite e corticoidi per carditi gravi.
Molto importante è l’eradicazione dello streptococco A tramite l’iniezione intramuscolare di penicillina G benzatina (1.200.000 UI) o una penicillina orale per 10 giorni (penicillina V o fenoximetilpenicillina) 250.000 UI ogni 6 ore, amoxicillina orale 500 mg/8h o un macrolide nei casi di allergia alla penicillina.

La profilassi si basa sulla prevenzione primaria con somministrazione di penicillina G Benzatina intramuscolare (1.200.000 UI) o anche penicillina V in caso di epidemia da infezione faringea da streptococco del gruppo A. La prevenzione secondaria consiste invece nell’evitare le recidive tramite la somministrazione di dosi mensuali per 5 anni. Si mantiene fino ai 25 anni in caso di cardite.

Fonte: Reumatologia per studenti e medici di medicina generale.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.