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La Corea del Nord sostiene di aver testato una bomba ad idrogeno (Mercoledì 6 Gennaio 2016), un arma molto più potente delle bombe che hanno devastato le città giapponesi di Nagasaki e Hiroshima durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gli esperti non sono ancora sicuri del fatto che un paese come la Corea del Nord sia stato in grado di costruire e far detonare una bomba H. Per prima cosa, il disturbo sismico provocato dall’esplosione, secondo l’U.S. Geological Survey, è stato di magnitudo 5.1. La stessa forza di magnitudo si manifestò dopo l’esplosione della bomba atomica testata nel 2013, sempre dalla Corea del Nord, come avvisaglia per gli Stati Uniti. (Le bombe atomiche e le bombe ad idrogeno sono differenti tipi di bombe nucleari)

24 agosto 1968: Francia fa esplodere la sua prima bomba all'idrogeno
24 agosto 1968: Francia fa esplodere la sua prima bomba all’idrogeno

Le bombe ad Idrogeno, o bombe termonucleari, sono molto più potenti delle bombe atomiche (o bombe a fissione), perciò, gli eventi sismici, di simile entità, mettono in dubbio le affermazioni dichiarate dalla Corea del Nord.
La differenza tra una bomba termonucleare e una bomba a fissione sta, innanzi tutto, nel differente livello atomico. Le bombe a fissione, come quelle utilizzate a Nagasaki e Hiroshima, funzionano scindendo il nucleo di un atomo. La rottura di un nucleo atomico produce come effetto la scissione di altri nuclei di atomi vicini, generando una reazione a catena molto esplosiva. Secondo la Union of Concerned Scientists, le bombe rilasciate su Hiroshima e Nagasaki sono esplose rispettivamente con una resa di 15 e 20 chilotoni di TNT.

Al contrario, il primo test di un’arma termonucleare, o bomba idrogeno, avvenuto negli Stati Uniti nel Novembre del 1952, ha provocato un’esplosione dell’ordine di 10.000 chilotoni di TNT. Le bombe termonucleari si attivano con la stessa reazione di fissione che viene effettuata per le bombe atomiche, con la differenza che nelle bombe atomiche la maggior parte dell’uranio o del plutonio non viene detonato, mentre nelle bombe termonucleari, grazie ad un ulteriore passaggio, è disponibile maggiore potenza esplosiva.

L’attivazione del processo di fusione termonucleare di una bomba ad idrogeno, richiede l’utilizzo di una bomba atomica. Infatti la bomba termonucleare è un’evoluzione della bomba atomica a fissione nucleare, in cui si avvicendano in rapidissima successione processi di fissione-fusione-fissione innescati a partire da una normale bomba atomica a fissione. Per prima cosa c’è bisogno che un’esplosione comprima una sfera di plutonio-239, il materiale che dopo subirà la fissione. All’interno di questa fossetta di plutonio-239 c’è una camera di idrogeno gassoso. Le alte temperature e l’alta pressione creata dalla fissione del plutonio-239 causano la fusione degli atomi di idrogeno. Questo processo di fusione rilascia neutroni, che alimentano nuovamente il plutonio-239, dividendo più atomi e amplificando la reazione di fissione a catena.

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I Governi di tutto il mondo utilizzano i sistemi di monitoraggio globali per rilevare i test nucleari come parte dello sforzo del 1996 del Comprehensive Test Ban Treaty (CTBT). Ci sono 183 nazioni che hanno firmato questo trattato, ma non è in vigore in quanto le nazioni chiave, tra cui gli Stati Uniti, non la ratificano. Dal 1996, il Pakistan, l’India e la Corea del Nord hanno condotto test nucleari. Tuttavia, il trattato ha messo in atto un sistema di monitoraggio sismico in grado di distinguere un’esplosione nucleare da un terremoto. Il sistema di monitoraggio internazionale (CTBT) comprende anche stazioni che rilevano gli infrasuoni (suoni la cui frequenza è troppo bassa per essere percepita dall’orecchio umano) dalle esplosioni. Inoltre, ottanta stazioni di monitoraggio di radionuclidi in tutto il mondo misurano la ricaduta atmosferica, in modo da accertare che le esplosioni rilevate dagli altri sistemi di monitoraggio siano effettivamente causate da bombe nucleari.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.