L’organismo è formato da milioni di cellule che hanno bisogno di energia per funzionare, a questo scopo gli alimenti sono trasformati in uno zucchero detto glucosio, che giunge alle cellule grazie alla circolazione sanguigna ed è una delle sostanze necessarie alle cellule per produrre energia.

Perché il glucosio possa essere assorbito dalle cellule devono essere soddisfatte due condizioni:

  • Le cellule devono avere abbastanza porte d’ingresso per il glucosio (recettori);
  • Per aprire queste porte è necessaria una sostanza chiave (ossia una sostanza detta insulina).

Se questi due requisiti sono soddisfatti il glucosio può entrare nelle cellule, dove viene usato per produrre l’energia. Senza energia, le cellule muoiono.

Quando si è diabetici le cellule hanno difficoltà a ottenere il glucosio necessario per produrre energia.

Il diabete, chiamato anche diabete mellito, può impedire alle cellule di ricevere la quantità di glucosio adeguata in due modi diversi:

  • Nel primo caso il pancreas potrebbe non produrre l’insulina, la chiave necessaria per aprire le porte, quindi il glucosio non può entrare nelle cellule e si accumula nel sangue. Questo disturbo è detto diabete di tipo 1 o anche insulino-dipendente. Esso compare di norma in età giovanile in soggetti al di sotto dei 15 anni. L’individuo è incapace di produrre insulina per distruzione delle cellule β operata da una pregressa infezione virale. Il paziente si cura attraverso la somministrazione di insulina per via parentale.
  • Il diabete di tipo 2, invece, si verifica quando la quantità di insulina (chiave) è sufficiente, però il numero di porte (recettori cellulari) che permettono l’ingresso del glucosio è troppo scarso. Anche se l’insulina c’è, quindi, non può essere usata efficacemente: questa situazione è detta insulino-resistenza e provoca l’aumento della glicemia nel sangue. Di norma compare dopo i 40 anni. Questo tipo di diabete ha una base genetica associata a fattori favorenti, come l’alimentazione non corretta, l’obesità, la sedentarietà.

Il diabete di tipo 2 è più frequente di quello di tipo 1.

Le cause specifiche del diabete sono sconosciute, tuttavia il disturbo tende a essere ereditario. Il diabete non è assolutamente una malattia contagiosa.
La diagnosi di diabete viene effettuata dai medici quando scoprono che la glicemia del vostro sangue o delle vostre urine è troppo elevata. Il risultato degli esami è più attendibile se la glicemia viene controllata a digiuno (esame della glicemia a digiuno). L’intervallo di normalità per la glicemia a digiuno va dai 60 ai 99 mg/dl, mentre i livelli compresi tra i 100 e 125 mg/dl sono considerati come intolleranza glucidica.

Tra i sintomi del diabete più frequenti ricordiamo:

  • Sete eccessiva;
  • Minzione (necessità di fare pipì) frequente;
  • Fame eccessiva;
  • Dimagrimento;
  • Affaticamento;
  • Cambiamenti della vista;
  • Guarigione lenta dei tagli o delle infezioni;
  • Prurito continuo della pelle.

Se non si interviene la glicemia può innalzarsi molto, provocando il coma e persino la morte del paziente.
I sintomi dipendono dallo stadio a cui è arrivata la malattia e dal tipo di diabete mellito di cui si soffre.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.