L’Europa di notte. Foto: Nasa/Reuters

Le notti nel mondo stanno diventando più luminose. Cattive notizie per tutti gli esseri viventi, inclusi gli umani, perché l’inquinamento luminoso sta togliendo oscurità quasi ovunque.

Le osservazioni dei satelliti effettuate dai ricercatori durante gli ultimi 5 anni, dimostrano che le zone illuminate artificialmente sulla Terra sono cresciute del 2% aumentando la luminosità notturna.
L’inquinamento luminoso, in realtà, dovrebbe essere anche maggiore di quello osservato dai satelliti in quanto i sensori utilizzati non sono in grado di rilevare tutte le illuminazioni LED che si stanno diffondendo in tutto il mondo, in particolare la luce blu.

Le osservazioni indicano livelli stabili di luce notturna in Italia, in Spagna, nei Paesi Bassi e negli Stati Uniti, senza però tenere conto che in questi paesi, negli ultimi anni, sono state aggiunte luci LED blu che sono sfuggite alle rilevazioni.
E’ in particolare aumento anche la diffusione della luce nell’entroterra e il suo uso in generale.

L’impatto biologico della luce artificiale in aumento è significativo: il sonno delle persone può essere rovinato e ciò può influire sulla nostra salute; le migrazioni e i periodi di riproduzione di uccelli, pesci, anfibi, insetti e pipistrelli possono essere compromessi; le piante possono avere lunghe fasi di crescita anomala; non sarà possibile vedere la Via Lattea e altre stelle se l’inquinamento luminoso continua a crescere.

Gli unici luoghi che hanno mostrato drammatici declini nelle illuminazioni notturne sono le aree coinvolte in conflitti come la Siria e lo Yemen. Anche l’Australia ha riportato un notevole calo, ma ciò è dovuto al fatto che all’inizio dello studio in Australia sono state registrate anche le illuminazioni dovute agli incendi violenti di quegli anni.

L’Asia, l’Africa e il Sud America, per la maggior parte, hanno visto una crescita dell’illuminazione artificiale notturna.

Sempre più luoghi stanno installando impianti di illuminazione esterna dati i suoi bassi costi e la crescita complessiva della ricchezza delle popolazioni. Stanno crescendo sempre di più anche le illuminazioni nelle periferie delle grandi città dei paesi in via di sviluppo.

Ci troviamo ad un punto critico in cui le persone consumano la luce di notte senza pensare veramente al costo, non solo quello economico, ma anche quello dal punto di vista ecologico e ambientale.

E’ raccomandato evitare le luci abbaglianti quando è possibile, preferire l’utilizzo di luci led ambrate ed applicare modi più efficienti per illuminare luoghi pubblici come parcheggi o strade cittadine. Luci tenue e ravvicinate tendono a fornire una migliore visibilità rispetto alle luci luminose e dispersive.

Fonte: The Guardian

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.