Elon Musk, il fondatore della Space Exploration Technologies Corporation, sta attualmente cercando l’approvazione da parte del governo per iniziare i test del progetto che consentirà di trasmettere Internet grazie a una rete di 4.000 satelliti in orbita intorno alla Terra. Il suo obbiettivo è quello di espandere Internet ad alta velocità in ogni angolo del mondo.

Il piano trasformerebbe la SpaceX  da una società basata esclusivamente su razzi e voli spaziali, in un Internet provider per rivaleggiare con società come Comcast, Verizon e le altre compagnie di telecomunicazione in un mercato globale che si pensa supera i 2.100 miliardi di dollari all’anno. Il piano di Musk è quello di inviare il suo razzo “Falcon 9” nello spazio e quindi spargere una marea di satelliti attorno al pianeta.

Egli ha annunciato il suo piano all’inizio dell’anno, ma è stato pubblicato solo adesso dopo che SpaceX ha richiesto l’autorizzazione della Federal Communication Commission (FCC) statunitense per iniziare a testare il prossimo anno. Musk vuole scoprire se le attuali antenne sui suoi satelliti sono abbastanza forti per essere in grado di inviare i segnali sulla Terra.

Questa non è la prima volta che un miliardario Dot-Com pensa a generare una connessione internet satellitare, e probabilmente non sarà neanche l’ultima. Infatti durante gli anni ’90, una società fondata da Bill Gates aspirava a fare qualcosa di simile, ma i costi di realizzazione uscivano fuori controllo e il piano è crollato. Anche il gigante di Internet, Facebook, ha scartato i piani che avrebbero realizzato un satellite da 500 milioni di dollari in grado di diffondere Internet ai confini del mondo.

Ma Musk è abbastanza fiducioso e pensa che sarà in grado di ottenere i 4.000 satelliti funzionanti. Egli sostiene che usando tanti piccoli ma buoni satelliti sia meglio che usarne solo 1. Un solo satellite sarebbe difficile da sostituire se qualcosa dovesse andare storto ed è anche economicamente poco conveniente.
Producendo i satelliti nella sua società, Musk spera di mantenere i costi bassi e risolvere i problemi di approvvigionamento.

Portare a termine il progetto non è solo una questione economica, infatti solo per iniziare le prove, Musk deve aspettare l’autorizzazione della FCC, figuriamoci quando si vorrà estendere internet in tutto il mondo. Ottenere il permesso di operare in tutti i paesi del mondo sarebbe difficile se non impossibile.

Image credit: NVIDIA Corporation/Flickr CC BY-NC-ND 2.0

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.