Il 4,4 % della popolazione Italiana è affetta da disturbi Neurali, che colpiscono maggiormente le donne. (Fonti: ISTAT)

Già da molti anni la chirurgia laser è diventata una pratica affidabile molto utilizzata, però non ancora a pieno.
Il progresso fa enormi balzi in avanti ogni giorno ed in un futuro non lontano la tecnologia laser potrebbe sostituire quasi completamente il bisturi ed arrivare dove la lama non può, come nel trattamento delle malattie neuro-degenerative come l’Alzheimer e il Morbo di Parkinson.

Nuove scoperte da ricercatori della Chalmers University of Technology e la Wroclaw University of Technology hanno sollevato le speranze che i medici potranno un giorno essere in grado di curare queste malattie senza toccare il tessuto cerebrale circostante, rimpiazzando i trattamenti a base di sostanze chimiche, che possono rivelarsi molto tossiche per l’organismo umano.

I ricercatori hanno scoperto che è possibile distinguere gli aggregati proteici che causano le malattie neurali mediante l’utilizzo di un laser multi-fotonico.

Abbiamo trovato un modo totalmente nuovo per trovare queste strutture usando solo la luce laser “, afferma Piotr Hanczyc (nella foto a destra) della Wroclaw University of Technology . “Nessuno ha mai parlato dell’utilizzo della sola luce per il trattamento di queste malattie fino ad ora.”

Individuare le proteine ​​dannose è un passo fondamentale, ma c’è anche bisogno di rimuoverle prima che i pazienti possano manifestare le alterazioni che provocano queste malattie. A tal fine i ricercatori sembrano fiduciosi che la terapia foto-acustica potrebbe essere utilizzata per sbarazzarsi degli aggregati proteici. Anche la malattia di Creutzfeldt-Jakob ( nota come “morbo della mucca pazza”) è un’altra condizione che può essere trattata con questo approccio innovativo.

 

Di Stefano