La parodontite apicale è un processo infiammatorio del parodonto che circonda la porzione terminale della radice del dente, quindi il parodonto apicale. Può essere acuta e cronica, e può avere diverse eziopatogenesi:

  • evoluzione della necrosi pulpare del dente;
  • iatrogena, quando la terapia canalare va oltre l’apice;
  • processo infiammatorio del parodonto oltre l’apice;
  • da processo traumatico (tipico degli elettricisti e delle sarte che “strappavano” i fili con gli incisivi provocando continui microtraumi);
  • per via ematica.

La parodontite apicale acuta sierosa presenta i tipici segni dell’infiammazione sierosa a livello apicale.
Si ha iperemia vasale attiva e successivamente passiva, formazione di microtrombi, fuoriuscita di essudato dai vasi e lieve infiltrazione leucocitaria. Tutto ciò è associato con dolore localizzato, non sensibile allo sbalzo termico.
Il paziente riferisce una sensazione di dolore localizzato e “dente allungato” specie al mattino, perché l’infiltrato infiammatorio spinge il dente verso l’alto (o verso il basso, nel caso dell’arcata superiore) che si solleva di 2-3 mm dall’osso alveolare. Anche con la pressione verticale del dente sul focolaio infiammatorio durante la masticazione si sente dolore.

La parodontite apicale acuta sierosa, senza opportuna terapia, può evolvere nella forma purulenta con un mutamento, quindi, delle caratteristiche istopatologiche del parodonto apicale. È presente una sintomatologia accentuata, con dolore più intenso e pulsante.

La parodontite apicale acuta può:

  • guarire (spontaneamente o con terapia);
  • formare un ascesso (se coinvolge il periostio);
  • dare osteomielite, se è coinvolta la compagine ossea;
  • dare parodontite profonda (distruzione del parodonto) con mobilizzazione del dente;
  • evolvere in parodontite apicale cronica (granuloma apicale). All’apice del dente si forma tessuto di granulazione, che può guarire (raramente), riacutizzare, o può evolvere in una cisti radicolare. Il granuloma apicale può insorgere anche ab initio. Non si ha dolore, tranne che alla pressione sulla zona apicale e non si ha la sensazione di “dente allungato”.
    Se il granuloma è presente su due denti, per sapere quale ha causato il processo e sapere su quale agire bisogna vedere quale è in necrosi e controllare la vitalità degli stessi. Alla radiografia si vede radiotrasparenza apicalmente.
    La terapia della parodontite apicale cronica è di tre tipi: endodonzia, apicectomia più endodonzia (quando non si riesce a fare un’otturazione e una terapia endodontica tradizionale), o estrazione.
Le difese dell’ospite delimitano la zona infiammatoria con tessuto di granulazione che può essere apprezzato, ad un esame radiografico, come un’area di radiotrasparenza periapicale come nel caso di questo premolare superiore trattato endodonticamente in modo inadeguato.

Fonte: Principi di clinica odontostomatologica.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.