Proprio quando il sole pensava di trovarsi in un momento particolarmente letargico, una violenta eruzione ha lasciato sulla superficie solare un grande abisso di gas surriscaldati.

Tra il 29 e il 30 Settembre, un bruciante filamento di particelle cariche saltò lontano dal sole con una velocità di oltre 3 milioni di chilometri orari. L’evento ha lasciato una cicatrice che segna il punto in cui il filamento è fuggito nello spazio.
Il “Solar Dynamics Observatory” della “NASA” ha catturato questa immagine dalla combinazione di due diverse lunghezze d’onda. Il giallo evidenzia il plasma in movimento lungo i campi magnetici del sole, il rosso-arancio aiuta ad evidenziare il plasma solare a 50.000° Celsius.

Il prominente buttero ha catturato l’attenzione degli astronomi perché, per la maggior parte delle volte, il sole è stato inaspettatamente tranquillo nel picco dei suoi 11 anni del ciclo solare. In realtà, il sole è sulla strada giusta per avere un ancora più tranquillo anno di picco dal 1900. Eppure, ciò che la NASA ha definito il Canyon di Fuoco è un promemoria che ci fa riflettere che il sole è un luogo tempestoso e imprevedibile.

Tutto ciò sarà visibile in questo video:

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.