Ipertrofia, iperplasia ed atrofia sono quelle forme di adattamento che un tessuto può generare nel momento in cui in un tessuto è alterata la fase di accrescimento. Le cellule però possono adattarsi anche cambiando il loro fenotipo: in questo caso non si parla più di alterato accrescimento ma di alterazioni del differenziamento cellulare e ne è un esempio la metaplasia.

La metaplasia riguarda la sostituzione di un dato citotipo differenziato con un altro in un determinato compartimento tissutale, in modo che il nuovo citotipo possa rispondere allo stimolo che ha indotto tale adattamento.
La metaplasia è un processo reversibile, infatti eliminando lo stimolo si ha il completo ripristino del citotipo normale, tuttavia ci sono quadri di metaplasie portate ad un punto tale da non consentire più reversibilità.

Lo stimolo provoca un cambiamento dell’ambiente (fattori di crescita, citochine etc…). La metaplasia in vivo è mediata dalla riprogrammazione delle cellule staminali dell’adulto che danno origine ad un dato tipo cellulare, le quali, a seguito di questa riprogrammazione, danno un altro citotipo, funzionale allo stimolo irritativo che ha indotto la metaplasia stessa. Le metaplasie possono avvenire solo a carico di tessuti che presentano una componente staminale significativa, ovvero dotati di capacità rigenerativa (connettivo, epiteli etc…), quindi i neuroni non vanno incontro a metaplasia.

Metaplasia epiteliale

Metaplasia da epitelio cilindrico a epitelio squamoso. A) Raffigurazione schematica. B) Metaplasia da epitelio cilindrico (sinistra) a epitelio squamoso (destra) in un bronco.
Fonte: Le basi patologiche delle malattie.

Un esempio di stimolo in grado di indurre adattamento è il fumo (alte temperature e radicali liberi): in questo caso, nei soggetti fumatori, si osserva un processo metaplastico a livello dell’epitelio che tappezza la superficie interna dei bronchi che passa da epitelio cilindrico semplice ciliato ad uno metaplasico di tipo pavimentoso stratificato (metaplasia squamosa) a volte anche cheratinizzato (metaplasia epidermoide). La metaplasia dell’epitelio respiratorio impedisce la clearance muco-ciliare e può predisporre alla trasformazione neoplastica; comporta anche la perdita di meccanismi di protezione contro le infezioni.

Altri quadri patologici in cui si ha metaplasia epidermoide riguardano invece le ghiandole, e tipicamente il pancreas, in caso di calcoli nei dotti pancreatici o pancreatiti. In questo caso la metaplasia epidermoide a carico dei dotti pancreatici può portare ad occlusione degli stessi e a pancreatiti molto gravi. Lo stimolo può essere rappresentato da un’infiammazione cronica o dalla carenza di vitamina A.

Altro esempio è l’esofagite di Barrett: il reflusso gastro-esofageo provocato da un deficit funzionale della valvola cardiale è responsabile di una trasformazione metaplasica dell’epitelio della porzione inferiore dell’esofago (epitelio pavimentoso stratificato) ad epitelio di tipo secernente (epitelio di Barrett), simile a quello gastrico o intestinale (cilindrico, muco-secernente), a causa della continua esposizione di quest’ultimo ai succhi gastrici. Questa è una condizione che può favorire la trasformazione neoplastica (adenocarcinoma ghiandolare). Trasformazioni analoghe ad epitelio secernente riguardano vescica ed ureteri, ma sono più rare.

Metaplasia connettivale

Metaplasie di tipo connettivale sono tipicamente quelle ossee:

  • Metaplasia ossificante traumatica (miosite ossificante): tipica dei calciatori, si crea l’osso metaplastico al posto del tessuto muscolare, in particolare a seguito di fratture vistose e traumi muscolari. Nelle fasi iniziali di guarigione si può avere sostituzione di tessuto muscolare con placche ossee. Questa metaplasia è generalmente reversibile.
  • Metaplasia cicatriziale: si verifica crescita di tessuto osseo all’interno di suture chirurgiche operate lungo il solco mediano dell’addome. In questo caso sembra che abbia un ruolo la BMP-2 (Bone Morphogenetic Protein 2), un fattore di crescita generico dell’osso, che può influenzare il comportamento dei fibroblasti presenti in situ e della componente staminale connettivale.

Leucoplachia

Un particolare tipo di metaplasia è la leucoplachia che coinvolge la mucosa buccale e si osserva nei fumatori di pipa. In questo caso vi è presenza di placche biancastre di tipo metaplastico dovuta alla deposizione di cellule nucleate che però sono cheratinizzate (paracheratosi).

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.