La microscopia ottica permette di indagare il mondo microscopico, cioè di produrre immagini ingrandite di preparati di varia natura. Nel campo della Biologia l’uso di una semplice lente o del microscopio ha potenziato i sensi dell’uomo e permesso di fare grandi scoperte. Il microscopio è stato ideato e costruito intorno al 1600 da artigiani olandesi e perfezionato poi da Antoni van Leeuwenhoek (1632-1732) e da Robert Hooke (1635- 1702).
Il primo osservò in una goccia di acqua stagnante degli organismi vivi che chiamò “animalucoli”, il secondo è considerato lo scopritore delle cellule. Il microscopio ottico permette di vedere il preparato in 2 dimensioni.

STRUTTURA DEL MICROSCOPIO:

  1. Tubo verticale per fare fotografie o per il collegamento di dispositivi digitali ottici;
  2. Oculare, chiamato così perché viene avvicinato all’occhio. L’oculare ingrandisce di 10 o 20 volte l’immagine;
  3. Stativo, è il braccio metallico di struttura utilizzato per spostare il microscopio;
  4. Revolver con Obiettivi, chiamato così perché permette di cambiare obiettivo senza smontare o rimontare nulla ma semplicemente ruotando il supporto. Gli obbiettivi in genere sono 4: ROSSO (4x), GIALLO (10x), BLU (40x), BIANCO (100x);
  5. Tavolino porta oggetti, dove viene sistemato il vetrino bloccandolo con una levetta, il tavolino presenta un’apertura attraverso la quale passa la luce che proviene da una sorgente luminosa;
  6. Diaframma, o condensatore ottico posto sotto il tavolino portaoggetti che serve a dare profondità all’immagine;
  7. Viti di Traslazione, mediante le quali si può spostare il tavolino portaoggetti in modo da centrare il preparato sotto l’obbiettivo. La più grande sposta Avanti e Dietro, la più piccola a destra e a sinistra.
  8. Sorgente luminosa;
  9. Viti Coassiali, chiamate così perché situate sullo stesso asse che spostano il tavolino verso l’alto e verso il basso. La vite più grande detta MACROMETRICA serve per una prima messa a fuoco grossolana. La vite piccola detta MICROMETRICA serve per la messa a fuoco più precisa.

REGOLE PER L’USO DEL MICROSCOPIO:

Il microscopio ottico è uno strumento delicato e costoso ed è quindi opportuno trattarlo con cura usando alcune norme di buon senso:

  1. Per spostare il microscopio da un tavolo di lavoro ad un altro, o lungo lo stesso tavolo, bisogna sempre afferrarlo dallo stativo;
  2. Durante lo spostamento ed il posizionamento sul tavolo di lavoro, evitare di fargli prendere colpi;
  3. Quando lo si condivide con un compagno e si vuole far osservare il preparato, bisogna evitare di spostare il microscopio perché, leggere vibrazioni potrebbero danneggiare le lenti degli obiettivi;
  4. Lavorare sempre con il microscopio posto frontalmente ed avere il quaderno di lato;
  5. Pulire le lenti dell’oculare prima di iniziare l’osservazione;
  6. Se si presenta un qualunque imprevisto, segnalarlo immediatamente al docente.

COME UTILIZZARLO:

  1. Accendere l’interruttore posto alla base;
  2. Posizionare il vetrino con il preparato sul tavolino portaoggetti, fissandolo con la levetta e centrando il preparato allineandolo all’obbiettivo utilizzando le viti di traslazione;
  3. Regolare la distanza interpupillare degli oculari;
  4. Regolare l’intensità luminosa;
  5. Usare le viti macrometriche (con l’obbiettivo 4x perché sennò si rischia di danneggiare gli altri) e in seguito quelle micrometriche per mettere bene a fuoco.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.