La classificazione dei neonati può avvenire secondo diversi criteri. Di seguito sono riportate alcune delle principali classificazioni utilizzate in ambito medico.

In base all’età gestazionale, possiamo distinguere diverse categorie di neonati:

  1. Neonato pretermine (NP): si riferisce a neonati nati prima delle 37 settimane di gestazione.
  2. Neonato a termine (NT): si riferisce a neonati nati tra le 37 e le 42 settimane di gestazione.
  3. Neonato post-termine: si riferisce a neonati nati dopo le 42 settimane di gestazione.

A queste tre categorie principali, possiamo aggiungere una quarta categoria chiamata “late-preterms“. Questa categoria include i neonati nati tra le 34+0 e le 36+6 settimane di gestazione. Sebbene abbiano un peso simile ai neonati a termine, i “late-preterms” sono fisiologicamente e metabolicamente più immaturi e presentano un maggior rischio di problemi dopo la nascita, come ittero, ipoglicemia, distress respiratorio, ecc. Pertanto, richiedono particolare attenzione.

In relazione al peso alla nascita, è possibile classificare i neonati in:

  • Neonato di peso estremamente basso alla nascita (ELBW): si riferisce ai neonati con un peso inferiore a 1.000 grammi.
  • Neonato di peso molto basso (VLBW): si riferisce ai neonati con un peso inferiore a 1.500 grammi (con una percentuale del 50% di mortalità e morbilità).
  • Neonato di peso basso (LBW): si riferisce ai neonati con un peso inferiore a 2.500 grammi. Di solito, il 70% di questi neonati sono pretermine, mentre il 30% sono affetti da ritardo di crescita intrauterino (IUGR).
  • Neonato di peso elevato: si riferisce ai neonati con un peso superiore a 4.500 grammi.

Nella pratica, si combinano entrambi i criteri utilizzando le tabelle dei percentili:

  • SGA: piccolo (small) per l’età gestazionale, con un peso inferiore al 10° percentile.
  • AGA: adeguato all’età gestazionale, con un peso compreso tra il 10° e il 90° percentile.
  • LGA: grande (large) per l’età gestazionale, con un peso superiore al 90° percentile.

I neonati LGA sono associati a un maggiore rischio di trauma ostetrico, anomalie congenite, cardiopatie e mortalità. Il diabete mellito e l’obesità materna sono considerati fattori predisponenti.

I neonati SGA (piccoli per l’età gestazionale) e IUGR (ritardo di crescita intrauterino) hanno un maggiore rischio di ipoglicemia a causa delle minori riserve di glicogeno. Al contrario, il rischio di ipoglicemia nei neonati LGA è ancora oggetto di dibattito nella letteratura, poiché sembra essere correlato non tanto al peso elevato rispetto all’età gestazionale, ma piuttosto a un possibile diabete materno non diagnosticato che è stata la causa della macrosomia (peso elevato alla nascita) e dell’ipoglicemia neonatale.

Fonte: Manuale di pediatria. Concorso Nazionale SSM

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.