I vaccini contro il meningococco sono fondamentali per la prevenzione delle infezioni da Neisseria meningitidis, un batterio che può causare malattie meningococciche gravi come la meningite e la setticemia. Di seguito sono riorganizzate e approfondite le informazioni riguardanti i diversi vaccini disponibili.

Meningococco C coniugato (MEN C)

Il vaccino contro il meningococco C viene somministrato nel calendario vaccinale come una singola dose di MEN C o del quadrivalente ACYW135 dopo il primo anno di vita (al 13°-15° mese). In casi di particolare rischio individuale, è prevista la somministrazione del solo Men C al 3°-5° e 13° mese. Questo vaccino offre protezione specifica contro il sierogruppo C del meningococco.

I soggetti non vaccinati entrati in contatto saranno sottoposti a somministrazione di chemioprofilassi con rifampicina (15-20 mg/kg/die o 5 mg/kg/die in minori di 1 mese, in 2 dosi al giorno, nell’arco di due giorni) e vaccino.
Alternative alla chemioprofilassi: ceftriaxone (prima scelta in gravidanza) e ciprofloxacina (sconsigliata in minori di 18 anni).

Meningococco tetravalente (C + A + W135 + Y) coniugato

Il vaccino tetravalente coniugato ACWY può essere somministrato già prima dei 2 anni di età nei bambini non ancora vaccinati con MEN C. Questo vaccino offre una protezione più ampia contro i sierogruppi emergenti A, W135 e Y, oltre al sierogruppo C. È fortemente raccomandata la sua somministrazione nell’adolescenza (12-18 anni) per via di un picco di incidenza dell’infezione meningococcica in questa fascia d’età. Anche i ragazzi immunizzati durante l’infanzia possono ricevere questa vaccinazione per garantire una protezione a lungo termine. La copertura dura mediamente 5 anni.

La vaccinazione contro il meningococco è raccomandata non solo nelle due fasce d’età classiche, ma anche in diversi altri scenari e per soggetti con specifiche condizioni mediche quali:

  • Soggetti affetti da emoglobinopatie, inclusa la talassemia e la anemia falciforme.
  • Soggetti con asplenia, inclusa l’asplenia funzionale.
  • Soggetti con immunodepressione, come quelli che hanno subito un trapianto d’organo, stanno ricevendo chemioterapia, sono affetti da HIV o presentano immunodeficienze primitive con difetto umorale o del complemento.
  • Soggetti con malattie croniche, come il diabete di tipo 1, l’insufficienza renale cronica (IRC) o gravi epatopatie.
  • Durante epidemie o in presenza di un rischio epidemiologico significativo.
  • Bambini che frequentano asili nido o persone che devono recarsi in aree endemiche per il meningococco.
  • Negli adulti che non sono stati precedentemente vaccinati, la vaccinazione è raccomandata in presenza di fattori di rischio.

Meningococco B ricombinante

Il vaccino contro il meningococco B è costituito da 4 componenti proteici di superficie ottenuti mediante la tecnica del DNA ricombinante. È stato introdotto nel piano nazionale dei vaccini per l’impiego nei nuovi nati a partire dal 2017. Solitamente vengono somministrate 4 dosi a partire dal 3° mese di vita, di cui le prime tre entro il primo anno. Il numero di dosi può variare a seconda dell’età in cui viene effettuata la prima somministrazione. Se la prima somministrazione avviene tra 6 e 23 mesi bastano 3 dosi, se invece avviene dopo i 2 anni bastano 2 dosi con eventuale richiamo se rischio continuativo di esposizione alla malattia. È opportuno evitare la somministrazione simultanea con altri vaccini previsti in calendario perché ciò determina aumento della frequenza di febbre di grado moderato/elevato.
Questo vaccino è particolarmente importante poiché il meningococco B è responsabile del 75% dei casi di malattia meningococcica invasiva.

La vaccinazione contro il meningococco presenta specifiche indicazioni e controindicazioni:

  • La vaccinazione universale è raccomandata per tutti i bambini.
  • È indicata per soggetti con immunodepressione a causa di deficit di complemento, asplenia o utilizzo di farmaci anti-complemento come l’eculizumab.
  • È consigliata in situazioni di rischio epidemiologico.
  • È controindicata in caso di reazione anafilattica a dosi pregresse del vaccino o a un componente del vaccino.

Reazioni avverse al vaccino:

  • Possibili reazioni locali come dolore, arrossamento o gonfiore nel sito di iniezione.
  • Alcune persone possono sperimentare irritabilità, astenia (stanchezza) o cefalea (mal di testa).
  • La febbre è una reazione avversa più frequente nel caso del vaccino anti meningococco B.

Fonte: Manuale di pediatria. Concorso Nazionale SSM

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.