Pneumotorace

Il pneumotorace si verifica quando l’aria si accumula nello spazio pleurico, causando un collasso polmonare. Questo fenomeno può essere facilmente riconosciuto dal contrasto tra l’area di radiotrasparenza, dove il disegno polmonare è completamente assente, e il polmone radiopaco. Queste due aree sono separate dalla pleura viscerale, che funge da linea di demarcazione pleurica.

RX torace. Pneumotorace sinistro.

Per individuare pneumotoraci di minore entità, che comportano un collasso polmonare meno significativo, possono essere utili i radiogrammi in espirazione o in decubito laterale. In caso di persistenza di dubbi diagnostici, la tomografia computerizzata (TC) può fornire ulteriori dettagli.

La diagnosi di pneumotorace iperteso si basa principalmente sulla clinica, osservando segni di pneumotorace associati a instabilità emodinamica. Questi elementi sono sufficienti per procedere con una tempestiva aspirazione detensiva. Il reperto radiologico che supporta la diagnosi è lo sbandamento controlaterale del mediastino, associato all’abbassamento e all’appiattimento dell’emidiaframma e all’ampliamento degli spazi intercostali dal lato colpito.

Fratture costali

Le fratture costali possono essere studiate in modo efficace attraverso proiezioni dedicate agli emicostati, che permettono di apprezzare le rime di discontinuità della corticale ossea. È importante ricordare che le fratture della prima costa sono generalmente conseguenza di traumi ad elevata energia e possono quindi associarsi ad altre lesioni cervico-toraciche.

Le fratture degli ultimi tre archi costali possono causare lesioni ai parenchimi epatico e splenico.

Il volet costale si forma in presenza di fratture bifocali di almeno tre archi costali successivi e presenta un movimento paradossale opposto a quello della gabbia toracica, alterando profondamente la meccanica respiratoria del paziente.

Fratture sternali e vertebrali

Le fratture sternali e vertebrali si studiano meglio in proiezione latero-laterale (LL). In caso di riscontro di una frattura sternale, è necessario integrare l’iter diagnostico con un elettrocardiogramma (ECG) e il dosaggio degli enzimi cardiaci. Se si verifica una frattura vertebrale cervicale che interessa il foro trasversario, è necessario effettuare una TC con mezzo di contrasto (mdc) dei vasi del collo per escludere lesioni alle arterie vertebrali.

Fonte: Manuale di radiologia. Concorso Nazionale SSM.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.