L’ileo meccanico

L’ileo meccanico rappresenta una sfida clinica significativa, essendo una condizione patologica che interrompe il normale transito intestinale.

Le cause dell’ileo meccanico possono essere categorizzate in base alla loro posizione all’interno del tratto intestinale:

  • endoluminali: ostacoli interni come calcoli o fitobezoari (massa che si forma nella cavità intestinale o gastrica per eccessiva o ripetuta ingestione di vegetali ricchi di fibre);
  • parietali: alterazioni della parete intestinale, ad esempio tumori o il morbo di Crohn;
  • extraparietali: fattori esterni come briglie aderenziali, ernie o masse extra-intestinali.
Caratteristiche dell’ileo meccanico. Dilatazione delle anse prossimali all’ostacolo, con riduzione o assenza del gas in quelle a valle.

Le occlusioni dell’intestino tenue sono spesso il risultato di aderenze post-chirurgiche, mentre quelle del colon sono tipicamente causate da neoplasie del retto-sigma.

La diagnosi radiologica dell’ileo meccanico si basa su criteri specifici:

  • dilatazione delle anse intestinali a monte dell’ostacolo;
  • livelli idroaerei nelle anse distese;
  • diminuzione o assenza di gas intestinale a valle dell’ostacolo.

Nelle occlusioni del tenue, i livelli idroaerei sono numerosi e centrali, con una morfologia di “scala a chiocciola”. Per le occlusioni del colon, i livelli sono più grossolani e localizzati nei quadranti periferici dell’addome. In fasi avanzate, si può osservare un’incontinenza della valvola ileo-cecale, con livelli presenti sia nell’intestino crasso che nel tenue.

Il radiogramma diretto dell’addome è l’esame iniziale per sospetti di occlusione intestinale, offrendo una rapida panoramica dei segni indiretti dell’occlusione o delle sue complicanze, come la perforazione. Tuttavia, la radiografia ha limiti, come l’impossibilità di riconoscere occlusioni in fase precoce e la difficoltà nel determinare la sede e la natura dell’occlusione. La tomografia computerizzata (TC) supera questi limiti ed è l’esame di riferimento.

La TC è cruciale per identificare un ileo meccanico scompensato o complicato.
L’ileo meccanico scompensato si manifesta con versamento tra le anse intestinali, causato dalla tensione endoluminale che altera il microcircolo parietale. L’ecografia può diagnosticare questa condizione evidenziando la presenza di liquido tra le anse o nello scavo pelvico.
L’ileo meccanico complicato, invece, è caratterizzato da sofferenza vascolare d’ansa. Alla TC, si osserva un ispessimento parietale con stratificazione in fase venosa (target sign), mentre in fasi più avanzate, con compromissione arteriosa, le pareti delle anse diventano assottigliate e prive di impregnazione contrastografica.

Solo intestino tenueIleo meccanico del tenue
Solo intestino crassoIleo meccanico del crasso con valvola ileocecale competente
Intestino tenue e crassoIleo meccanico del crasso con valvola ileocecale incompetente
Ileo paralitico
Riconoscimento della sede dell’occlusione intestinale in base alla distribuzione delle alterazioni radiologiche.

L’ileo paralitico (adinamico)

L’ileo paralitico, noto anche come ileo adinamico, è una condizione patologica che si caratterizza per un arresto del transito del contenuto intestinale. Questo avviene su base funzionale, cioè in assenza di un ostacolo meccanico che impedisce fisicamente il passaggio.

Le cause dell’ileo paralitico sono numerose e variegate. Tra queste, troviamo le cardiopatie, l’uso di certi farmaci, i disturbi idro-elettrolitici, i processi flogistici e gli interventi chirurgici.

La diagnosi di ileo paralitico si basa principalmente su esami radiologici. Questi permettono di riconoscere una dilatazione diffusa, con livelli idroaerei a livello delle anse dell’intestino tenue e crasso.

Esistono diverse forme distrettuali d’ileo paralitico. Tra queste, la cosiddetta “ansa sentinella” è un’ansa intestinale dilatata in prossimità di un processo infiammatorio, come ad esempio una pancreatite o un’appendicite.

Il megacolon tossico è una grave complicanza della colite ulcerosa, mentre la sindrome di Ogilvie rappresenta un ileo paralitico del colon. Quest’ultima si manifesta di solito in pazienti anziani con squilibri elettrolitici o altre patologie intercorrenti.

Occlusione intestinale nel neonato

Un neonato presenta aria nello stomaco dopo circa 30 minuti dalla nascita, nell’intestino tenue dopo circa 3 ore e dopo 4-6 ore nel colon.

Nel sospetto di occlusione intestinale, è necessario effettuare una radiografia in decubito prono. La causa più frequente di occlusione intestinale nel neonato è rappresentata da una stenosi duodenale, che si manifesta radiologicamente con il segno della “doppia bolla”.

Fonte: Manuale di radiologia. Concorso Nazionale SSM.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.