L’insufficienza renale acuta postrenale compare quando si ha un blocco acuto, parziale o totale del flusso di urina, che normalmente è unidirezionale, il quale aumenta la pressione idrostatica retrograda e provoca interferenza con la filtrazione glomerulare.
L’ostruzione del flusso di urina può essere dovuto ad alterazioni funzionali o strutturali in qualsiasi parte tra la pelvi renale (calici renali) e l’orifizio uretrale.

Questo tipo di condizione è responsabile di circa 10-15% di tutti i casi totali di IRA e deve essere presa in considerazione in tutti i pazienti che all’esordio hanno un deterioramento della funzione renale.
Affinché si abbia un’insufficienza renale acuta è comunque necessario che si abbia l’ostruzione del flusso urinario di entrambi i reni.

E’ presente anuria solo quando l’ostruzione è completa e bilaterale, mentre si avrà oliguria, poliuria o diuresi normale qualora la causa ostruttiva sia parziale.

Molto utile per l’indagine di questo tipo di insufficienza renale è l’uroTAC, una TAC con mezzo di contrasto che consente di analizzare nei dettagli l’anatomia e la funzione dei reni, vescica e ureteri. Grazie a questa metodica è possibile osservare dilatazioni negli ureteri e stenosi che sono indici di una idronefrosi che può comprimere i glomeruli e generale l’insufficienza renale.
Per cercare di risolvere questo si inserisce nel paziente un catetere di nefrostomia con la quale si cerca di drenare l’urina. Se non vengono disostruiti i cateteri, l’urina permane nelle vie urinarie e nel rene infettando e producendo una pielonefrite, setticemia e addirittura morte del paziente.
Se l’ostruzione bilaterale acuta che ha provocato l’IRA postrenale viene risolta, si produce poliuria sia osmotica (per ritenzione delle sostanze di scarto) che per le alterazioni tubulari.

Manifestazioni

Le lesioni tubulari a volte tardano nel recupero, per questo l’alternanza di periodi di oligo-anuria, con altri periodi di poliuria sono indici caratteristici dell’ostruzione intermittente.

La clinica è variabile e dipende dal luogo in cui avviene l’ostruzione, se è completa o parziale, dal carattere acuto o cronico dell’ostruzione o se si ancho anche problemi di prostata (ovviamente nell’uomo).

Il dolore è frequente, causato dalla distensione della vescica, del sistema collettore o della capsula renale, tuttavia di solito è minimo o assente nel caso di ostruzioni parziali o in quelle che si stabiliscono lentamente. Il sito dell’ostruzione determinerà la localizzazione del dolore.

Il volume urinario è variabile. Di fronte ad un’anuria improvvisa o se esistono periodi alternati di anuria/poliuria si deve scartare, in primo l’uogo, una IRA ostruttiva.
Se il flusso urinario è normale, o addirittura elevato, non è tuttavia possibile escludere un quadro ostruttivo come origine di IRA, ma bisogna indagare attentamente.

All’analisi delle urine non si riscontreranno particolari anomalie, anche se possono essere presenti emazie (ematuria), cilindri granulosi e piuria.

Fonte: Minerva Manuale di nefrologia.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.