Fonte: Fisio10

La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo-tendineo che circonda l’articolazione della spalla, formando una sorta di “cuffia” intorno alla testa del femore. È composta da quattro muscoli: sottospinatosopraspinatopiccolo rotondo e sottoscapolare, e dai loro tendini.

Questi muscoli e tendini sono estremamente importanti per la funzionalità e la stabilità della spalla. Hanno infatti il compito di stabilizzare la testa dell’omero all’interno della cavità glenoidea della scapola durante i movimenti dell’articolazione. Contribuiscono inoltre in maniera determinante ai movimenti di abduzione, estensione e rotazione esterna del braccio.
La cuffia dei rotatori è presente solo negli esseri umani e in alcune scimmie antropomorfe. Negli altri animali, l’articolazione della spalla è diversa e non richiede questa struttura di stabilizzazione muscolo-tendinea.

I quattro muscoli che la compongono originano dalla scapola e si inseriscono sulla testa dell’omero. Il muscolo sopraspinato è il più grande e importante per la stabilità della spalla.
I tendini di questi muscoli si fondono con la capsula articolare della spalla, contribuendo a rinforzarla. Il tendine del capo lungo del bicipite brachiale scorre inoltre all’interno della cuffia, stabilizzato dai suoi muscoli.

La cuffia dei rotatori agisce come un sospensore dinamico della spalla, centrando la testa dell’omero nella cavità glenoidea durante i movimenti. Ciò previene lussazioni superiori, anteriori e posteriori.
Oltre alla stabilità, questa struttura muscolo-tendinea permette l’elevazione del braccio, la sua rotazione esterna e abduzione. La contrazione coordinata dei suoi muscoli guida il delicato movimento di rotazione della testa dell’omero nella cavità glenoidea.

Lesioni alla cuffia dei rotatori possono derivare da traumi acuti (cadute, lussazioni), usura o impingement. L’infiammazione e la tendinite sono i problemi più comuni. Le rotture complete dei tendini sono più gravi e possono richiedere riparazione chirurgica.
L’angiogenesi, ovvero la vascolarizzazione dei tendini della cuffia dei rotatori, è critica per la loro integrità e guarigione. Con l’invecchiamento, la vascolarizzazione tende a diminuire, aumentando il rischio di tendinopatie degenerative.
Patologie come l’artrosi gleno-omerale, le fratture della clavicola o dell’acromion e i problemi cervicali possono esacerbare o causare lesioni secondarie alla cuffia dei rotatori. È quindi importante una valutazione globale della spalla e del rachide cervicale.

In caso di riparazione chirurgica completa della cuffia dei rotatori, i pazienti richiedono lunghi periodi (anche mesi) di immobilizzazione riabilitazione prima di poter recuperare buona parte della funzionalità (forza, mobilità e coordinazione muscolare. A volte si ricorre a infiltrazioni di cortisone. Nei casi più gravi si esegue la ricostruzione chirurgica dei tendini. Dopo l’intervento è sempre necessaria una riabilitazione post-operatoria.
Le ricerche più recenti si stanno focalizzando sull’utilizzo di fattori di crescita e cellule staminali per stimolare la rigenerazione tendinea nelle lesioni della cuffia dei rotatori. Queste tecniche innovative potrebbero migliorare i risultati chirurgici nel prossimo futuro.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.