È la seconda causa più frequente di anemia, con la sideropenia al primo posto, ed è la più comune tra i pazienti ospedalizzati. Di solito è associata a malattie croniche come:

  • Infezioni di durata prolungata (almeno un mese);
  • Malattie infiammatorie come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sarcoidosi, ecc;
  • Neoplasie, che causano anemie multifattoriali dovute a deficit nutrizionali, effetti citotossici dei trattamenti, infiltrazione midollare, sanguinamenti, ecc;
  • Lesioni tissutali come ustioni, ulcere cutanee, fratture estese, ecc.

Anche l’anemia secondaria a insufficienza renale cronica, carenza di eritropoietina dovuta a malattie endocrine ed epatiche rientra in questa categoria.

Eziopatogenesi

  • Blocco del ferro: si verifica un difetto nel trasferimento del ferro immagazzinato nei macrofagi alle cellule ematiche in sviluppo, causando una produzione eritroide carente di ferro;
  • Diminuzione dell’eritropoiesi: può essere dovuta a una produzione insufficiente di eritropoietina (EPO) o di altri fattori come androgeni, ormoni tiroidei, fattore di necrosi tumorale, interferone, ecc., o a un’alterata risposta ai medesimi;
  • Accorciamento della vita media delle emazie: aumento dell’attività eritrofagocitica, cioè il processo di fagocitosi delle emazie da parte dei macrofagi;
  • Ruolo dell’epcidina: è stata collegata alla patogenesi dell’anemia da malattie croniche ed è considerata l’ormone regolatore del metabolismo del ferro. L’epcidina ha un effetto negativo sull’assorbimento intestinale del ferro, causando di fatto una diminuzione dei livelli sierici di ferro. Inoltre, impedisce il rilascio del ferro dai macrofagi ai precursori eritroidi, portando a un accumulo di ferro nei depositi con un aumento dei livelli di ferritina. Questo meccanismo è stimolato dai processi infiammatori, spiegando le alterazioni del ferro osservate nell’anemia da malattie croniche.

Segni clinici

I sintomi sono principalmente quelli della malattia di base, insieme ad una sindrome anemica.

Diagnosi

  • Emocromo e morfologia del sangue periferico: la forma più comune è l’anemia normocitica-normocromica. Tuttavia, in alcuni casi, l’anemia da infiammazione cronica può presentarsi come microcitica ed ipocromica se la malattia è inveterata o associata a micro-sanguinamento contemporaneo;
  • Eritropoietina: è aumentata, ma non ai livelli attesi per il grado di anemia.
  • Metabolismo del ferro:
    • Ferritina può essere normale o diminuita (come nella sideropenia);
    • Ferro diminuito, non viene rilasciato dai depositi;
    • Transferrina può essere normale o diminuita (come nella sideropenia), e l’indice di saturazione della transferrina può essere normale o diminuito;
    • Recettore solubile della transferrina può essere normale o diminuito (come nella sideropenia).
  • Aspirato del midollo osseo: è un esame fondamentale per differenziare l’anemia da malattia infiammatoria dall’anemia sideropenica. La cellularità può essere normale o leggermente ridotta, con segni moderati di diseritropoiesi e aumento dei macrofagi. I depositi di ferro sono generalmente ben rappresentati, mentre i sideroblasti sono diminuiti o assenti.

Trattamento

Il trattamento principale è quello della malattia infiammatoria di base, poiché non esiste una terapia specifica per questa forma di anemia. Non è consigliato somministrare ferro, poiché il problema non sta nella disponibilità di ferro, ma piuttosto nel suo utilizzo alterato dall’infiammazione.

Fonte: Manuale di ematologia. Concorso Nazionale SSM.

Di Raffo

Ciao a tutti, mi chiamo Raffaele Cocomazzi e sono il cofondatore di BMScience. Sono appassionato di Scienza, Medicina, Chimica e Tecnologia. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Foggia e attualmente specializzando in Medicina Nucleare presso l'Alma Mater Studiorum (Università di Bologna). Per contattarmi o maggiori informazioni seguimi sui vari social.